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Un piccolo grande artista

 

Non era il massimo della bellezza, ma le sue opere riuscivano a far sognare il mondo. E poi che dire del suo stile: dava l’idea dell’ambiente con pochi tratti.

Di chi sto parlando? Di Henri de Toulouse-Lautrec, un grande pittore francese di fine Ottocento. Ma adesso vi starete chiedendo: Perché “non era il massimo della bellezza”?. Beh, lui era un uomo basso, soffriva di picnodistosi, una malattia genetica delle ossa che porta a manifestazioni apparentemente simili al nanismo; così, fin da giovane, le sue gambe smisero di crescere.

Per via di questo suo fisico non potè esercitare molte delle attività sportive e sociali solitamente seguite dagli uomini del suo ceto sociale, infatti non riuscì ad intraprendere la carriera militare perché non poteva andare a cavallo. Così, limitato nel fare determinate attività, scoprì questa sua passione per il disegno e si immerse completamente nella sua arte.

Ma come siamo venuti a conoscenza di questo arista? Il giorno 9 febbraio siamo andati, assieme ad altre classi dell’istituto agrario, ad una visita didattica all’Ara Pacis, sul Lungo Tevere, ma il pezzo forte è stata proprio la mostra di Toulouse Lautrec. Prima di allora non ne avevo mai sentito parlare.

Dopo un breve accenno della sua biografia,  passiamo alle sue opere.

Lautrec iniziò a fare litografie nel…  aspetta, ma cosa sono le litografie? La litografia è un procedimento di stampa in cui le immagini sono disegnate a specchio (perché poi doveva fare da “stampo”), con inchiostro grasso, su una speciale pietra, che viene poi trattata in modo che l'inchiostro da stampa aderisca solo sulle immagini e non sulle parti bianche. Tra l’altro ogni colore che si doveva aggiungere sulla lastra corrispondeva ad una nuova fase di stampa.

Comunque dicevamo…lui iniziò a fare litografie nel 1891, ma era già da almeno 10 anni che faceva l’artista; ma la sua vera carriera iniziò quando gli vennero richiesti dei manifesti pubblicitari per delle locande e locali vari.

A lui interessava catturare nei suoi dipinti la società, quindi non si interessava ad arricchire lo sfondo o definire il luogo dove i modelli si trovavano. Poi era molto attento a tutte quelle figure che all’epoca venivano considerate degli emarginati dalla società (come prostitute o lesbiche), perché anche lui, per via della sua statura, si sentiva un emarginato. Tantoché per un periodo lui visse in alcuni bordelli, e si “divertiva” a ritrarre le prostitute, mentre sbrigavano le loro faccende quotidiane; come dormire, lavarsi o mangiare. Ma perché gli piaceva ritrarle nelle loro faccende “domestiche”? Beh, lui vedeva le prostitute con occhio molto amichevole e rispettoso, le sentiva vicino a sé perché erano entrambi degli emarginati sociali; perciò le ritraeva con tratti molto delicati e fini.

Non dimentichiamo che egli, anche se creava le sue opere per album e manifesti, molti dipinti se li tenne per sé. Perché il disegno era una sua passione.

Lautrec spesso introdusse anche dei dettagli espliciti ed erotici, quasi volgari, nelle sue opere (infatti fece anche varie caricature), che erano poi i motivi per i quali  lui piaceva tanto.

E riguardo i colori stesi sulla matrice? I colori si potevano stendere in due modi diversi: o con il rullo o, se voleva un colore più intenso, con il pennello. Spesso utilizzava una sorta di “spazzolino”, chiamiamolo così, che intingeva nel colore e poi, passando sulle setole il dito o una lama, il colore “schizzava”, in modo che non andasse giù uniformemente, ma a puntini sulla matrice. Con questo metodo si potevano ottenere molte sfumature con un unico colore, perché con le litografie non si possono avere tutte le sfumature che ci sono in una pittura ad olio. Un'altra curiosità che possiamo aggiungere è che lui, a differenza di altri artisti, faceva i contorni di una figura con un colore verde oliva anziché nero, come si è soliti fare anche oggi.

Lautrec amava tantissimo le donne e il corpo femminile, non a caso esse sono protagoniste assolute nei suoi dipinti (ritrasse infatti molte attrici e ballerine di quel tempo), e,  nonostante lui non fosse bellissimo, ebbe in realtà varie storie d’amore.

Più tardi Lautrec si inventò anche un suo logo da inserire nelle proprio opere, formato da una H (Henri), una T (Toulouse) e una L (Lautrec), il tutto dentro un cerchio.

L’artista ebbe seri problemi di alcolismo, tanto che andò in una clinica psichiatrica per “disintossicarsi”; ma questa riabilitazione non ebbe molto successo, infatti una volta tornato a Parigi ricadde nel vizio.

Morì nel 1901 a soli 37 anni per causa di un  ictus, anche se altri dicono per problemi sempre riguardanti l’alcol. Ma tant’è, le sue opere ci fanno ancora sognare, riflettere e divertire.    

 

Alessia Milan 2B Agrario

        

Martedì 9 febbraio, io con la mia classe ed alcuni nostri professori, siamo andati a visitare il museo dell'Ara Pacis, dove c'era la mostra del pittore Toulose Lautrec. Guidati da una guida appassionata d'arte, abbiamo visto le opere di Lautrec risalenti al periodo compreso tra il 1891 e il 1900.  Mi hanno colpito molto i soggetti dei dipinti di Lautrec, molto espressivi e con colori vivi. L'artista,  pur avendo avuto una vita difficile per vari suoi problemi fisici, è però riuscito a diventare importante con la pittura, con cui ci fa conoscere la gente più povera e i locali di Parigi, i teatri e i bordelli con le prostitute, dipingendoli in modo realistico e con l'utilizzo di colori caldi. Tutto ciò ci insegna che ognuno di noi ha delle qualità ed è importante e bello poterle esprimere.  

Successivamente abbiamo visitato l'Ara Pacis accompagnati dal professor Mollo, esperto d'arte, che ci ha fornito notizie interessanti sul monumento dedicato al periodo di pace raggiunto da Augusto. All'interno di questo monumento, che ha forma rettangolare, c'è l'altare su cui si celebravano i sacrifici. Il recinto di questo rettangolo è diviso in due parti da una fascia con motivi simili a svastiche, con la parte inferiore che rappresenta dei fiori e la superiore scene allegoriche che rappresentano le origini e la grandezza di Roma e un corteo dove scorrono le immagini di Augusto, della sua famiglia e della corte.  E' fantastica quest'opera, se consideriamo che è stata commissionata dal senato nel 13 a. C e inaugurata nel 9 a. C.  Noi ora dobbiamo prendercene cura nel migliore dei modi, insieme a tutti gli altri monumenti, che la storia ci ha lasciato.      

All'uscita noi ragazzi siamo andati a pranzare insieme e poi siamo tornati a casa. Ho trascorso una giornata scolastica diversa , molto piacevole e mi sono divertito.                

       

   Valentino Rossi  2B Agrario                  

MAAM     Museo dell’Altro e dell’Altrove

 

Un paio di mesi fa  sono stato al MAAM,  un salumificio abbandonato situato qui a Roma, che è stato “riciclato”  come  rifugio per chi non ha un tetto sopra la propria testa,  e  numerosissimi artisti  hanno partecipato in questi anni per trasformarlo in un vero e proprio museo d'arte moderna, in fatti in questo luogo mi sono letteralmente perso nelle centinaia di opere d'arte espresse in qualsiasi modo : dipinti sui muri, sculture formate da ferraglie varie e addirittura in alcune circostanze le stanze in sé erano delle vere e proprie opere d'arte arredate con pezzi di scarto, murales vari sui più svariati temi sociali e gli stessi abitanti del posto erano parte della grande cornice che si andava a creare . E’  stata un'esperienza davvero magnifica e degna di nota!

Entrata del MAAM, sul tetto si può leggere la parola “FART” che in inglese significa scorreggia.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Qui possiamo ammirare uno dei murales chiave della esposizione  poiché mostra dei maiali al macello: infatti prima il MAAM era un salumificio e uno dei significati che si può trarre da quest’opera è la “macellazione delle persone”,  un modo per comunicare la decadenza della società.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 Uno dei murales più accattivanti della mostra, secondo me, poiché mostra una graffiante critica alla nostra moderna società

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Molti murales della mostra hanno un  significato  profondo e molteplici chiavi di lettura.

Qui di seguito un  chiaro tributo ad Escher  che per me è una splendida opera anche se non riesco a vedervi  tutti i simbolismi che altri ci trovano…...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Questa foto ritrae il MAAM dall’esterno

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Matteo Salvalaggio 3B Agrario

Serie tv. Molto più che semplice televisione

 

Negli ultimi anni abbiamo assistito a grandi cambiamenti nel mondo dello spettacolo e della televisione. Un grande riscontro positivo tra il pubblico lo hanno avuto le serie tv che ormai stanno spopolando, soprattutto quelle americane. Negli ultimi anni siamo riusciti a vedere anche in Italia ottimi prodotti come ad esempio,  nel genere criminale e drammatico,  Romanzo Criminale e Gomorra, due piccoli capolavori recitati e curati in modo molto raffinato, che potrebbero convincere anche i più scettici. E’ molto importante dare ad un prodotto televisivo che funzioni la serialità che ti può attrarre e convincere a guardare il susseguirsi degli episodi, ma  tutto deve essere al proprio posto: una buona trama deve essere articolata e fare,  se è possibile,  riferimenti a puntate passate ma deve al tempo stesso essere scorrevole e comprensibile. Esistono telefilm di otto o più stagioni che  parecchie volte arrivano a punti “morti” verso gli episodi conclusivi, e così crolla tutto quello che si era creato e lo spettatore perde ciò che la serie era riuscita a trasmettere; questo non accade se c’è una struttura e “scrittura” solida. Le tv private  possono aprire un mondo. Esistono piattaforme come Netflix che,  arrivato  da poco nel nostro paese, già attivissimo da molti anni negli Stati Uniti, consente agli utenti di vedere una grande quantità di  spettacoli, serie tv e film su qualsiasi tipo di dispositivo e,  pagando l’ abbonamento,  si può accedere ad un catalogo in costante aggiornamento. Parlando nei miei gusti personali non si può dire  che abbia un grande bagaglio di telefilm, ma quelli che ho seguito e seguo sono davvero di forte impatto: The Big Bang theory e Scrubs sono “sitcom” ovvero commedie, con episodi autoconclusivi, mentre The Shield e Breaking Bad sono di tipo drammatico ma in contesti differenti. Per dire qualcosa di più di queste ultime due,  la prima fa vedere la storia di un agente di polizia corrotto  con la sua squadra  e tutta la sua evoluzione psicologica, il tutto scritto bene, senza dettagli inutili. La seconda è quella a cui mi sono legato ed affezionato di più, che mi ha lasciato davvero qualcosa dentro. Breaking Bad è per me e per la maggior parte degli spettatori la serie più spettacolare  degli ultimi anni: è tutto perfetto e chirurgicamente collegato e Bryan Cranston è la definizione di attore per eccellenza. La trama parte lenta per poi degenerare, è come una bomba che non sai mai quando potrà esplodere.

YOUTUBERS... Il dibattito

 

 

Prima di analizzare l'argomento, vorrei fare una premessa :  a una persona che non conosce a fondo youtube possono giungere svariate informazioni errate ed è quindi molto importante avere un punto di vista oggettivo e coerente ma soprattutto crearsi un'idea sull'argomento del tutto propria, senza che venga condizionata da altro.
Cos'è youtube?  Youtube è un portale, una piattaforma che offre una serie di servizi identici per tutti gli utenti, ovvero la possibilità di pubblicare il proprio materiale in un canale che si ha a disposizione dal momento in cui ci si registra sul sito, oppure visualizzare il materiale degli altri, dato che c'è un' infinita varietà di video. Col passare del tempo si sono creati, attorno a youtube, innumerevoli network, che supportano e sponsorizzano dei canali specifici a seconda del genere di video che questi canali pubblicano; ad esempio, grandi aziende che sviluppano componenti di computer hanno dato il loro materiale nelle mani di canali che trattano di hardware informatico per poterli recensire. Poi ci sono dei casi in cui i network stessi, direttamente o meno, offrono delle grandi opportunità, ad esempio conosco canali di gente che fa video a sfondo comico e gli è giunta l'occasione di organizzare degli spettacoli di stand-up comedy in giro per l'Italia. Questo è soltanto un caso, ma potrei citare migliaia di artisti che acquistano notorietà o  programmatori a livello amatoriale che trovano lavori in aziende famose. Ora che ho cercato di spiegare  come funziona youtube vorrei far notare come molti aspetti della vita reale  si rispecchiano su youtube. Partiamo dall'opinione pubblica. Spesso e volentieri la gente tende ad  assecondare un pensiero maggioritario senza conoscere il contesto in cui esso è sorto. Faccio un esempio riferendomi a fatti accaduti agli inizi di youtube:  i vari network spesso supportano un canale con la "partnership" ovvero un contratto con determinate clausole che definiscono un compenso mensile al proprietario di un canale; consequenzialmente a ciò, nell' utente medio, si è creata un'idea, ovvero che un canale che comincia a lucrare sui video che pubblica perde di qualità e non merita rispetto, perché il fatto che il proprietario guadagni sui propri video definisce la sua perdita di passione. Tutto ciò, dal mio punto di vista è RELATIVAMENTE SBAGLIATO. Come ho detto prima, bisogna conoscere il contesto, perché è ovvio che nel vastissimo mondo che è youtube ci sia gente che merita meno notorietà di altra, o che non la merita per niente ma ce l'ha perché è raccomandata o magari soltanto perché ha "un bel visino". Per esempio so dell'esistenza di canali appartenenti a ragazze che riscuotono un grande successo solo perché queste ultime, ovviamente senza far vedere niente altrimenti youtube gli chiude il canale, vestono in modo provocante nei video. In ogni caso, alla base di tutto, è la qualità del materiale pubblicato da un canale qualsiasi che conta. Dal mio punto di vista è assolutamente giusto definire youtube un lavoro, questo perché solitamente ciò che viene pubblicato è la conclusione di una fase di sviluppo e consequenzialmente è ovvio che, salvo eccezioni, chi sviluppa il video migliore ottiene maggiore audience. Al tempo stesso non vorrei essere frainteso: su youtube non mi risulta esserci per niente concorrenza. In conclusione, youtube sarà longevo dato che è un portale gratuito che dà accesso a ore e ore di intrattenimento e a  milioni di contenuti pubblicati al giorno e gli "youtubers" più conosciuti in Italia sono solo una minuscola parte di questa “ribalta digitale”.  Dopotutto con questo denominativo si definisce un qualsiasi proprietario di un canale. Spetta a noi definirli validi o meno.

 

Gianluca Celentano 4B Agrario

 

 

YOUTUBERS

 

Argomento abbastanza complicato da illustrare, questo,  soprattutto a chi conosce poco e niente del panorama di Youtube. Assistiamo al fenomeno di giovani youtubers diventati in breve tempo famosi, ricchi e ultimamente  “prestati” anche al mondo televisivo e cinematografico e va bene così, chi guadagna soldi con così poco fa benissimo, ha tutto il diritto di trasformare un semplice passatempo o passione in un lavoro (in America c'è chi quasi ci vive con i soldi della Partnership);  comunque sia il panorama di Youtube è ormai quasi saturo,  molto denso di contenuti: c'è chi fa video per intrattenere (es. video comici, scherzi ecc.) c'è chi lo fa per parlare di cosa gli piace  e di  cosa non gli piace su tutti gli argomenti possibili e immaginabili: film, videogiochi, serie tv. Oppure c'è chi parla della stessa Community italiana.  Personalmente non amo alcune personalità diventate famosissime, perché  non mi piace il loro stile o per quello che fanno sul loro canale. I miei gusti spaziano su campi diversissimi, per esempio in questo periodo seguo gameplay (persone che giocano ai videogiochi) e  soprattutto canali americani o inglesi. Tra quelli che preferisco ci sono i Game Grumps, Markiplier e jacksepticeye. Poi seguo video horror che trattano storie di serial killers oppure di avvenimenti paranormali e mi piacciono sia gli italiani che gli inglesi: Fuoco di rometeo, Dark5, D.Technocaos. E poi canali vari che trattano i più disparati temi con brevi video o con dei monologhi: Yotobi, College Humour, FilthyFrank. Uno dei miei canali preferiti è quello di Breaking Italy un canale italiano di un ragazzo sardo che durante la settimana carica un video (di solito nel pomeriggio) e racchiude in 10 minuti  tutte le notizie più importanti e non solo  del giorno prese da fonti varie di solito Web. Secondo me è molto importante il suo lavoro perché informa i giovani di tutto ciò che succede non solo nel nostro paese ma anche nel resto del mondo. Tirando le somme,  Youtube è un ambiente denso di contenuti dove ognuno può trovare e seguire ciò che gli piace e secondo me non è un fenomeno "passeggero" ma è qualcosa che sta prendendo piede, molto lentamente ma lo sta prendendo ed è,  comunque sia,  una piattaforma che merita un poco d'attenzione da parte di tutti.

 

M. Salvalaggio 3B Agrario

Voi che ne pensate?     Attendiamo il vostro contributo………

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mai mi sarei aspettato di trovarmi faccia a faccia con un giornalista prestigioso della carta stampata…

Questo è avvenuto venerdì 29 gennaio quando con la mia professoressa di italiano e un mio compagno siamo andati ad un incontro presso il liceo Seneca in Via Albegotti.  L’incontro è stato tenuto dal giornalista del Corriere della Sera Gian Antonio Stella che ci ha parlato del progetto del quotidiano in classe e ci ha guidati nel mondo della comunicazione.

Il progetto nasce sedici anni fa e vede oggi moltissimi studenti e insegnanti coinvolti. La nostra scuola vi aderisce, con alcune classi. Insieme a Gian Antonio Stella, Massimo Esposti, giornalista del Sole 24 Ore che ha introdotto e chiuso l’incontro.

Il giornalista si è presentato e in seguito ci ha illustrato vari tipi di giornale e le loro caratteristiche: quale è lo scopo di un giornale, gli utenti a cui esso deve arrivare, il linguaggio che deve essere utilizzato per colpire ed interessare immediatamente il lettore.

Naturalmente per capire il giornale del giorno occorre aver letto le edizioni dei giorni precedenti, per avere un quadro generale dell’intera notizia, affinché essa sia completa in ogni suo dettaglio. Quando mancano elementi identificatori come date, luoghi, personaggi e fonti che rendono incompleta la notizia, ecco, questo non è buon giornalismo.  E che dire dei titoli buffi, talvolta demenziali, scaturiti dalla fretta, da errori tipografici o dalla “distrazione” dei giornalisti. SI E' SPENTO L'UOMO CHE SI E' DATO FUOCO. (Giornale di Sicilia, 1998)

O di chi (redazioni, giornalisti singoli) gettano fango senza prove certe su chicchessia.  Sventagliata di zoomate su articoli di tal fatta…..

L’incontro è durato circa due ore trascorse molto velocemente, molto intense. Non noiose.

Questa esperienza mi ha fatto sentire con più forza la motivazione e  il piacere della lettura finalizzata a comprendere la notizia, e condivido pienamente il progetto del Quotidiano in Classe come strumento di condivisione e scambio di opinioni che sono alla base dell’arricchimento dell’individuo.

 

 

Gabriele Scarnati 2B Agrario

INCONTRO DEL 29/01/2016 ALL’IIS  Seneca sulla COMUNICAZIONE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Iniziativa Speciale “Educazione Alimentare”

anno scolastico 2015/2016, promossa nell’ambito del progetto

 “Il Quotidiano in Classe”

 

Roma, 19 Febbraio 2016.

 

  • 11- 11.15 video istituzionale dell’Osservatorio Permanente Giovani-Editori e introduzione di Paolo Pellegrini, (giornalista La Nazione  e Quotidiano Nazionale per il settore enogastroagro alimentare).

 

  • 11.15-11.30 saluto di Maria Agnese Dau della FEDERALIMENTARE e di Michela Cargioli, Responsabile Area Progetti dell’Osservatorio Permanente Giovani-Editori;

 

  • 11.30 – 12.30 intervista a Luciano Ferraro (capo redattore centrale del Corriere della Sera) e Marcello Masi (Direttore TG2 e ideatore e fondatore di Eat Parade). A seguire dibattito.

 

  • 12.30 - 13.00 dibattito e conclusioni.

 

Non appena entriamo nella grande sala dell’Aula Magna del Seneca ci mettiamo a sedere e mentre aspettiamo che inizi l’evento io mi chiedo di cosa parleranno questa mattina, immaginando gli argomenti anche più discussi di questi ultimi anni. Finalmente la conferenza inizia e la prima cosa mostrata è un video che introduce l’iniziativa “Young Factor” che vede i giovani fare i primi passi con l’economia e l’informazione e dopo tutte queste belle parole sull’informazione, accostata alla parola ”giovani” eccetera et eccetera, un altro video introduttivo: siamo nel 2050,  la terra è popolata da più di 9 miliardi di abitanti e noi studenti abbiamo ormai 50 anni e ci preoccupiamo dell’alimentazione dei nostri figli. Il video finisce ed  esperti del settore ci parlano di come il mondo dovrà cercare di produrre grandi quantità di cibo, abbastanza da poter sfamare l’intera popolazione mondiale senza dimenticarsi del rispetto dell’ambiente, insomma cosa sentite e risentite, soprattutto per chi magari è già stato all’EXPO di Milano , come il sottoscritto.  L’unica  parte interessante della conferenza è stato quando è arrivato tra le cattedre dell’aula magna il “signor Nutella”, così rinominato scherzosamente da noi studenti, un incaricato della comunicazione uscito fuori proprio dalla Ferrero e che ha acconsentito a rispondere ad  alcune domande sui rinomati prodotti dolciari della famosa industria. L’unica domanda interessante è stata quella della professoressa Rinaldini che ha chiesto se è davvero nocivo il famigerato olio di palma e in “signor Nutella” ha risposto che i principali motivi per cui questo lipide è tanto demonizzato dall’opinione pubblica sono due: il primo, da un punto di vista prettamente salutare,  poiché a detta di molti  esso è nocivo per la nostra salute ma in realtà essendo un acido insaturo non è assolutamente dannoso se preso in dosi moderate e ci dice inoltre che il nostro paese non ne è un grande consumatore; il secondo motivo, invece, riguarda il rispetto dell’ambiente poiché le grandi aziende per produrlo in grandi quantità deforestano molti ettari di foreste amazzoniche e per questo problema sempre a detta del “signor Nutella” bisogna far sì che le grandi industrie si impegnino quantomeno a minimizzare i danni provocati all’ambiente.  Staremo a vedere. Finita la conferenza ce ne andiamo dall’Istituto Seneca e,  tirando le somme, secondo me è stata una conferenza leggermente piatta poiché,  come si percepisce dalla mie parole,  le cose che ci son state dette son tutte cose dette  e ri-dette, con la proposta di soluzioni certamente valide, alcune delle quali però pur sempre dei “clichè” e che quindi non mi hanno sorpreso più di tanto.      

Matteo Salvalaggio 3B Agrario

 

Un’ennesima opportunità per noi ragazzi di conoscere quello che oggi mangiamo.

La conferenza si è tenuta al liceo “Seneca” il 19 Febbraio dalle ore 11.00 fino alle 13.00.

L’incontro è stato tenuto da vari esperti come i giornalisti Paolo Pellegrini, Luciano Ferraro e Marcello Masi, Maria Agnese Dau, responsabile nutrizione ed educazione alimentare di FEDERALIMENTARE e Michela Cargioli Responsabile dell’osservatorio Giovani Editori.

Tra gli argomenti trattati vi è quello dell’Expo evento dell’anno 2015 dove il cibo è stato il protagonista.

Grazie a questi esperti abbiamo avuto la consapevolezza di quanto lavoro, spreco e inquinamento c’è dietro anche ad una semplice merendina: deforestazione per reperire l’olio di palma, il consumo di energia per la produzione e l’ immissione in aria e nelle acque di materiali di scarto.

Ma la cosa che ci ha più turbato è il numero che riguarda le persone che muoiono di fame (800.000.000); ma allo stesso tempo ci sono persone sovrappeso (1.000.000.000) e persone obese (500.000.000).

Osservando questi numeri capiamo subito che dobbiamo trovare al più presto un rimedio per tutte e tre le situazioni.

Per quanto riguarda il primo punto è ovvio che una gestione migliore delle risorse del pianeta risolverebbe molti problemi

Per il secondo e terzo punto uno stile di vita sana come fare attività fisica, variare gli alimenti nell’arco della settimana, assumere cibo di stagione e a km 0 e di qualità che rispettino gli standard produttivi ridurrebbero di molto queste malattie.

Questa conferenza mi ha fatto capire quanto sia importante nutrirsi bene per mantenersi il più possibile in uno stato di salute, dove il cibo gioca un ruolo fondamentale nella prevenzione di malattie moderne come diabete e tumori.

Gabriele Scarnati  2B Agrario

Esistono nuovi mondi?

di Gabriele Duranti

A.S. 2016/2017

 

L’immensità spaziale che culla il nostro pianeta, quell’immensità che fa da padrona ai nostri desideri, una volta celeste su cui l’uomo non può fare a meno di interrogarsi: è in questo nulla che tutto ha avuto inizio miliardi e miliardi di anni fa, ed è lì che bisogna ritornare adesso, in mezzo a pianeti, sistemi e galassie per capire chi siamo e cosa accadrà. Era il 1969 quando avvenne il primo sbarco dell’uomo sulla luna. Da quella data memorabile, milioni di bambini crebbero con il sogno di diventare astronauti per poter viaggiare ed esplorare non il mondo, ma l’intero cosmo, sognare dopotutto non costava nulla. Questa visione fantastica lascia il posto alla realtà dei fatti: le missioni spaziali non sono sempre avventurose e adrenaliniche, bensì occorrono studi e tanta pazienza per arrivare ad avere risultati. La scoperta della presenza di acqua sul pianeta Marte, come sottolinea E. Battifoglia, non è che la punta dell’iceberg, la prossima sfida è quella di scoprire se vi siano forme di vita che sono riuscite a sopravvivere o che avranno la possibilità di farlo su un pianeta che definire impervio è riduttivo. Lavora in questo senso la spedizione ExoMars che è composta da due missioni: una attualmente in corso e l’altra che avrà luogo nel 2020, entrambe con l’obiettivo di studiare la superficie e migliorare la conoscenza del pianeta in vista di future missioni non più con droni, ma composte da equipaggi veri e propri.

U. Guidoni, astronauta italiano, pone l’accento su come le scoperte in campo scientifico-tecnologico siano piccoli tasselli che porteranno a grandi scoperte in futuro.

 

Il mondo del cinema contribuisce a conferire al ruolo dell’astronauta una dimensione un po’ distorta, riducendo tutto essenzialmente a catastrofi e atti d’eroismo (nel senso avventuroso del termine), con grandi e retorici sacrifici per il bene supremo. Ma per comprendere meglio che lo spazio non perdona e non è per tutti basti pensare a quanto tempo si impiega per preparare mentalmente e fisicamente un astronauta alle missioni nello spazio, non bisogna certo sottovalutare l’importanza delle scoperte e degli studi che essi portano a termine, anche se questi eroi non rispondono al nome di attori famosi.

Nell’immaginario collettivo è ancora fresco il ricordo di Missione Futura, della quale ha fatto parte Samantha Cristoforetti, prima donna italiana nello spazio. Cristoforetti, grazie ai social network, ha potuto tenerci costantemente aggiornati attraverso tweet e foto. Ed è qui che, impietosamente, è emersa tutta l’ignoranza dell’italiano medio. Per ignoranza intendo il non comprendere appieno l’importanza fondamentale delle ricerche svolte da Cristoforetti e dal suo team. C’è un post che mi è rimasto particolarmente impresso nella mente: c’era chi sosteneva che i soldi spesi per permettere questa missione sarebbero stati meglio spesi per il futuro sulla terra. Come se gli astronauti impegnati in queste missioni si recassero lì in villeggiatura anziché per importanti scoperte scientifiche, il cui scopo è studiare per migliorare il futuro del nostro pianeta. La colpa maggiore del dilagare di questi opinionisti gratuiti, che parlano senza conoscere, forse è da imputare ai grandi mezzi di comunicazione. Non metto in dubbio che una partita di calcio attiri di più l’attenzione dell’italiano medio, ma ciò non toglie che questo italiano medio debba informarsi anche di ciò che accade intorno a lui e delle cose importanti fatte per preservare e migliorare l’ambiente in cui vive. Le missioni spaziali permettono di studiare i materiali e i comportamenti delle forme di vita in assenza di gravità, cosa che sulla terra risulta impossibile, in questo caso gli astronauti sono essi stessi sperimentatori e cavie. Nel 1492 Cristoforo Colombo si avventurò in mare e scoprì l’America, chi sarà il futuro Cristoforo Colombo che per primo calpesterà il suolo del pianeta rosso? Chissà quante e quali incredibili scoperte ci riserverà il futuro, forse noi non vivremo abbastanza per vederle, ma probabilmente i nostri figli invece che osservare i vari pianeti dallo schermo di un PC, avranno la possibilità di vederli più da vicino, che so, magari con un tour itinerante nello spazio… Ma quanto costerà un biglietto?

L'8 Marzo per le donne

di Flavia Montauti

A.S. 2016/2017

L’8 marzo è la Festa delle Donne o, più correttamente, la Giornata internazionale della donna. Ma perché si festeggiano le donne proprio in questo giorno? E qual è la storia che ha portato le donne a essere celebrate?

Nello specifico, l’8 marzo è dedicato al riconoscimento delle lotte che sono state portate avanti dalle donne e alle loro conquiste sul piano dei diritti, dell’economia e della politica contro le discriminazioni e le violenze di cui, ancora oggi, sono vittime in molte parti del mondo.

La storia di questa festa affonda le sue radici nella manifestazione che il Partito Socialista americano organizzò il 28 febbraio 1909 a sostegno del diritto delle donne al voto. Proprio in quegli anni, le donne si attivarono sul tema delle rivendicazioni sociali e molte decisero di scioperare e scendere in piazza per molti giorni per chiedere un aumento di salario e il miglioramento delle loro condizioni di lavoro.

Nel 1910 il VIII Congresso dell’Internazionale socialista proposte di istituire una giornata dedicata alle donne. L’anno dopo, nel 1911, a New York la fabbrica Triangle andò a fuoco e quasi 150 donne persero la vita.

Da allora le sollevazioni femministe si moltiplicarono in tutta Europa. Ma fu solo nel 1917, quando le donne di San Pietroburgo scesero in piazza per chiedere la fine della guerra, che si fissò all’8 marzo la festa delle donne.

Cinque anni dopo la festa cominciò a essere celebrata anche in Italia e nel 1945 l’iniziativa si consolidò. Nel 1946 tutta l’Italia partecipò alla festa della Donna e si scelse la mimosa, la pianta che fiorisce proprio nei primi giorni di marzo, come simbolo della ricorrenza.

 

 

 

 

 

 

Perché l'8 Marzo 2017 si sciopera?

Lo sciopero generale dell'8 marzo vuole essere la risposta delle donne alla violenza ormai strutturale della società, in famiglia, al lavoro, a scuola, negli ospedali, in tribunale, sui giornali, per la strada.

 Lo hanno chiamato "sciopero delle donne" perché sia chiaro che questo 8 marzo non sarà, come ormai da troppi anni, una ricorrenza puramente celebrativa, fatta di mimose e cioccolatini, ma una giornata di vera lotta per la dignità delle donne. Dignità che vuol dire prima di tutto lavoro, parità salariale, contro la violenza e contro il sessismo. Uno "sciopero globale", a cui hanno aderito 40 Paesi del mondo, in cui ogni donna singolarmente, ma anche ogni categoria professionale e sindacale deciderà in che modo esprimersi. C'è chi lo sciopero lo farà nel modo classico, cioè astenendosi dal lavoro e c'è chi farà assemblee nei propri luoghi di lavoro, chi parteciperà a cortei, flash mob, chi farà conferenze, chi letture in piazza, ognuna a suo modo, in mille modi diversi. Uno sciopero che fu lanciato alcuni anni fa dalle donne di Rosario in Argentina, che sarà concreto e simbolico nello stesso tempo, "produttivo e riproduttivo" come dicono le organizzatrici, per    dimostrare che se le donne si fermano, si ferma anche il mondo.

 

 

 

Un gesto d’amore cuce cielo con cielo, soglia con soglia e vita con vita. Un gesto di violenza cuce solo nero con nero e dentro quel buio non si innesta nessun fiore, nessun colore e nessuna formula di serenità.

 

 

 

Sapevate che...

Animali morali

Nel 1996 un bambino di tre anni cadde nel recinto dei gorilla dello zoo. Un gorilla femmina si avvicinò al piccolo e lo cullò. Nel 2016 un altro gorilla prese un bambino e trascinandolo lo ferì. questo tipo di comportamento cambia da animale a animale; il primo gorilla è stato morale mentre il secondo immorale. 

Avere un comportamento morale significa aiutare altri individui. La cronaca ci dà esempi giorno dopo giorno: un cercopiteco maschio aiuta una femmina a inserire un gettone in una macchinetta per ottenere cibo, un cane aiuta un suo amico investito in autostrada in Cile trascinandolo fino al ciglio della strada. Anche le specie più feroci e aggressive sono capaci di comportamenti che noi giudicheremmo giusti, difendere i deboli per esempio: un esemplare adulto di elefante femmina accorre per scacciare un elefante violento che attacca un giovane per poi accertarsi che stia bene toccandogli la zampa ferita. Anche gli scimpanzé, che di solito non perdono l'occasione di aggredire, non esitano ad accorrere quando un piccolo si lamenta o urla per la paura.

Dallo studio delle scimmie antropomorfe arriva la proposta di Frans De Waal  secondo il quale è possibile rintracciare in alcuni primati la radice dei comportamenti umani più complessi.

(Lorenzo Bucci

A.s. 2016/2017)

Firenze e i suoi angeli

testo e immagine di Valentina Pollicino

A.S. 2016/2017

Fiorentini! Invito tutti alla calma e a ridurre al minimo la circolazione, mentre prego i possessori di battelli di gomma e di mezzi anfibi di farli affluire in Palazzo Vecchio per gli immediati soccorsi sanitari, alimentari e di salvataggio." Questo fu il primo allarme ufficiale, arrivò via radio dal sindaco Piero Bargellini. 

 

Che cosa era successo? Venerdì 4 novembre 1966 in meno di 12 ore Firenze veniva invasa da 80 milioni di metri cubi d'acqua. La piena dell'Arno, dopo essere stata alimentata dalla pioggia dei giorni precedenti, ruppe gli argini e poco dopo le cinque del mattino il fiume entrò in città travolgendo case, negozi e monumenti. 

L'acqua arrivò fino a quasi cinque metri di altezza e il fango raggiunse i preziosi volumi custoditi nella Biblioteca Nazionale. Furono almeno 1.500 le opere d'arte danneggiate, oltre un milione i volumi sommersi, 30 mila le auto travolte, 18 mila le famiglie alluvionate e 4000 quelle rimaste senza un'abitazione, 35 i morti, 17 in città e 18 nella provincia.

 

I protagonisti di quei giorni furono soprattutto i ragazzi  le ragazze che da ogni parte d'Italia e del mondo arrivarono a Firenze per aiutare la città a rimettersi in piedi, i cosiddetti Angeli del fango.

 

Bisognava fare qualcosa, dappertutto c'era una riga d'olio e nafta a segnare case e monumenti. Il puzzo era insopportabile. Bisognava fare qualcosa.

 

Se penso a com'eravamo ridotti c'era ben poco di angelico...

Queste sono alcune testimonianze dei volontari di quei giorni. Una tra queste mi ha affascinato, è la testimonianza di Susan Glasspool. La ragazza era arrivata a Firenze per una borse di studio all'Accademia delle Belle Arti, non pensava di rimanerci per sempre, ma l'alluvione l'ha fatta diventare fiorentina. La sua più grande preoccupazione era l'arte che l'aveva portata lì a Firenze. Si precipitò a salvare i volumi della biblioteca, e proprio tra quei volumi incrociò gli occhi del suo primo amore. Dopo cinquant'anni sono ancora insieme. 

Perché sto parlando di questo? Perché lo scorso anno si è commemorato il cinquantesimo anniversario della catastrofe e sono stati richiamati e riuniti alla presenza del Presidente del Consiglio ai piedi di Palazzo Vecchio i volontari di allora. 

E poi mi sono chiesta: e se la stessa cosa succedesse oggi, nella mia città, nel mio quartiere?Cosa farebbero i giovani? Andrebbero tutti insieme a salvare i beni culturali della propria città? Secondo me no, perché la cultura dei ragazzi di oggi è molto arretrata, ormai quell'aggeggio che abbiamo sempre in mano, il nostro telefonino, ha preso il predominio. Diciamo che se ne fregano dei beni culturali e del patriottismo. Cosa ne so io, ragazza di 15 anni? Credo di avere l'esempio nella mia scuola, dove le conversazioni culturali sono a zero e la cosa più triste è che i professori sono rassegnati a questo terribile destino. Esagerata? No, realista!

Se dovesse capitare non sapremmo più cavarcela e non ci sarebbe né ragione né istinto ad aiutarci nella situazione di pericolo. I giovani di oggi diventeranno adulti che non avranno più un cervello razionale e indipendente, avendolo adattato alle comodità, stessa cosa sarà per i bambini, che erediteranno questo disinteresse dagli adulti di domani.

Questa vicenda mi ha fatto pensare che indipendentemente da come la pensiamo, nelle situazioni di pericolo si vede veramente chi siamo perché in questi contesti viene fuori l'istinto e non la ragione... ci saremo pure evoluti ma in fondo restiamo sempre e comunque gli uomini di 250.000 anni fa. Vorrei concludere con una frase, che a mio parere ha molto a che fare con questa storia: Tieniti sempre pronto a tutto perché la vita è una lotta continua, e adesso continuo io: e non sai mai qual è l'imprevisto che troverai davanti a te. 

   Racism is a bad “history”

di Valentina Pollicino

A.s. 2016/2017

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nowadays the whole world population is considered a global village thanks to internet, social network and low cost flights. Despite of the technological progress in our next future it seems we have forgotten many problems like racism, pollution, wars, poverty and unemployment.

The racism involves prejudice and discrimination against a person or group based upon perceived ideals about the biological and ethic differences between people, like skin color, genetic features, religion, nationality, language and so on.

Another definition of racism includes xenophobia, which is the irrational and intense hatred and fear of people from a different race.

There are innumerable tragic racism facts from history, but one of  the most important was the slavery that occurred from the 16th to the 19th century.

In 1863 the emancipation proclamation was passed, and after the American Civil War ended in 1865, the 13th amendment abolished slavery.

The definition of racism is close to the definition of “Apartheid” that derives from Afrikaans language and it stands for “apartness” or “separation”. Where African Americans had a status of inferior economic, social and educational conditions in the U.S.A..

For example in South Africa the Government from 1948 to 1993 created special areas and territories reserved to black Afrikaans. The mixed marriages were prohibited. Education  was denied to prevent the possibility to aspire any position in “White Society”, there were different,  public parks, places for them in the bus, fountains, “white” and “colors” writing and so on.

An today? A recent fact of racism -28-03-17-  is about a white supremacist who killed a black man with a sword to prevent him from having relationships with white women. This man James Harris Jackson, 28-years-old began having racist thought when he was just three.

But it is absurd, isn’t that incredible?!  I have no words! I would agree with the words of Albert Einstein: "The mind is like a parachute. Only works if you open it " ... and here it seems that our mind is very closed.

In conclusion the racism shouldn’t exist today. In fact where there are different colors in skin or different features in physical appearance these differences features enrich this world and make it better. Let’s think of a world where everybody is the same than others… what a bore!

Arancio è il mio colore
di Gabriele La Face
III D Enogastronomia

La mia esperienza presso la Pubblica Assistenza Praesidium

Dal 2014 ho iniziato la mia attività di volontariato presso la Pubblica Assistenza Praesidium aderendo al gruppo junior. Nel corso di questi anni la mia associazione è diventata una seconda famiglia e insieme agli altri volontari ho potuto arricchire il mio bagaglio culturale con vari corsi di formazione. Le esperienze fatte mi hanno regalato forti emozioni e grandi soddisfazioni e vorrei ringraziare chi mi ha appoggiato in questo cammino accrescendo la mia passione.

Campo Scuola “Anch’io Sono La Protezione Civile” – CARACALLA 2016 – PRAESIDIUM ONE 2017

In occasione del progetto “ Anch’io sono la protezione civile” (erogato dal Dipartimento di Protezione Civile) nel 2016 ,le Pubbliche Assistenze del Comitato Regionale Anpas Lazio  hanno organizzato un campo scuola, allestendo, presso lo stadio delle Terme di Caracalla, una tendopoli. Al progetto hanno aderito circa 20 ragazzi, dai 14 ai 17 anni, che hanno potuto trascorrere una settimana insieme ai volontari, condividendo con loro diverse esperienze ed emozioni. Durante la settimana agli ospiti sono state  fornite alcune“lezioni” al  fine di renderli consapevoli del ruolo attivo che ognuno può svolgere, a partire dai piccoli gesti di ogni giorno, per la tutela dell’ambiente, del territorio e della collettività. Per me questa è stata la prima esperienza di campo, alla quale ho partecipato come volontario junior. È stata molto  interessante poiché oltre ad aver accresciuto le mie conoscenze, mi ha permesso di stringere amicizia con i ragazzi ospiti, alcuni dei quali sono diventati volontari.

 

Nel 2017, aderendo al medesimo progetto, la Pubblica Assistenza Praesidium ha organizzato un campo scuola presso l’istituto comprensivo “Antonio Rosmini”, ospitando ragazzi dellastessa fascia di età dell’anno precedente. Partecipare per la seconda volta ad un campo mi ha fatto apprezzare quanto sia bello che ragazzi della mia stessa età possano condividere la mia stessa passione. Ancora una volta ho apprezzato molto i corsi tenuti dai volontari ai quali ho partecipato durante la settimana, come quello sull’antincendio boschivo, di primo soccorso o la dimostrazione dei cinofili. Quello che mi rimane di più di queste esperienze sono però senza dubbio i legami che si vengono a creare fra i volontari e gli ospiti. 

 

“FINALMENTE E’ MEETING!” – IL MIO PRIMO MEETING NAZIONALE ANPAS E IL SAMI CONTEST!

Dal 15 al 17 settembre 2017  presso Castelnuovo di Porto (Roma), si è svolto il 16°Meeting Nazionale della Solidarietà, organizzato da Anpas in collaborazione con il Comitato Regionale Anpas Lazio. Il campo, che ospitava volontari provenienti da tutte le regioni d’Italia, è stato  avviato venerdì 15 settembre. In questa prima giornata, si sono svolte diverse attività tra cui l’inaugurazione della “tenda sociale “di Anpas Lazio e l’incontro fra le squadre  partecipanti al contest di Samaritan International. Questo per me è stato il primo meeting al quale ho partecipato come membro della squadra di Anpas Lazio. Il contest prevedeva un confronto fra le diverse squadre, sia su scenari di soccorso sia su giochi di destrezza e,  il Comitato Regionale vincente, avrebbe partecipato alle gara internazionale con gli altri paesi membri del SAMI. I giochi si sono svolti all’interno del campo, mentre gli scenari sono stati dislocati in diverse zone di Castelnuovo.                          

Tra questi quello che mi è rimasto più impresso è stato quello della simulazione di una lite in un bar dove le cavie inscenavano un arresto cardiaco e un infortunio. La cosa che sicuramente non scorderò è la complicità creatasi con gli altri ragazzi della squadra; ci bastava uno sguardo per capire come dividerci sullo scenario e 

cosa ci serviva. Il meeting, come molte altre avventure in Anpas Lazio , è stato una delle mie esperienze  preferite perché mi ha fatto apprezzare sempre di più il mondo del volontariato e ha rafforzato l’ amicizia con gli altri ragazzi. Perché “Arancio è il mio colore, Anpas è la mia famiglia…”

 

LA STORIA DEL ANPAS NAZIONALE

ANPAS ( acronimo di Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) è un'organizzazione di Volontariato senza fini di lucro diffusa su tutto il territorio Italiano, alla quale aderiscono ,attualmente, 880 Pubbliche Assistenze. A livello europeo Anpas fa parte della rete SAMI - Samaritan International.

L'origine si colloca negli anni immediatamente successivi all'unità d'Italia. Sono gli anni in cui si sviluppano tutta una serie di iniziative nel campo sociale: cooperative, società di mutuo soccorso, casse rurali ed artigiane. Esse rappresentavano la forma associativa che si fa carico dei bisogni in campo socio-assistenziale. Sarà proprio la necessità di coordinare tra di loro questi gruppi di volontariato che conduce ad un primo Congresso, tenutosi e a La Spezia nel 1892 con la presenza di 29 associazioni, per lo più toscane e liguri.

Con il nuovo secolo si sente la necessità di darsi una struttura organizzativa più stabile. Così nel 1904, a Spoleto, nasce la Federazione Nazionale delle Pubbliche Assistenze, che verrà riconosciuta dallo stato come Ente Morale nel 1911.

Allo scoppio della prima guerra mondiale le associazioni aderenti sono circa 150, e dopo una momentanea battuta d'arresto, il movimento riprende la crescita arrivando al Congresso di Fiume del 1924 con ben 218 associazioni federate. Durante il ventennio fascista, si perseguì una politica tesa a ricondurre sotto il controllo diretto dello Stato tutte le attività, comprese quelle di volontariato. Per questo motivo le Pubbliche Assistenze, come tante altre libere associazioni, cessarono di esistere. Un regio decreto del 1930 trasferisce tutte le competenze connesse con il primo soccorso alla Croce Rossa Italiana sciogliendo le associazioni: si salvarono solo quelle poche che in precedenza erano riuscite ad ottenere la personalità giuridica.

Al crollo del regime, le Pubbliche Assistenze riprendono un po‘ dappertutto la loro attività secondo gli schemi originari.

Nel 1987 viene modificato il nome dall'originario "Federazione Nazionale” all'attuale "Associazione Nazionale".

Le attività principali delle Pubbliche Assistenze (in convenzione con le Aziende Regionali di Emergenza ed Urgenza 118 e gli Enti locali) sono:

 

 

[FONTE; www.anpas.org ]|

 

 

 

                                                                                    Gabriele La Face

(III D Enogastronomia) 

                       

INCIDENTE STAZIONE DI PIOLTELLO

L’INTERVENTO DEI TECNICI RFI E SOCCORRITORI ANPAS

 

 

 

 

 

GIOVEDI’25 GENNAIO POCO PRIMA DELLA STAZIONE DI PIOLTELLO (CI TROVIAMO IN LOMBARDIA SPECIFICATAMENTE A MILANO) SI E’ VERIFICATO UN INCIDENTE FERROVIARIO CIOE’UN DERAGLIAMENTO DEL TRENO.

IL TRENO E’USCITO DAI BINARI E DOPO ESSERE DERAGLIATO 3 CAROZZE SI SONO RIBALTATE E ACCARTOCCIATE.IL BILANCIO DI QUESTO INCIDENTE E’TRAGICO; TRA LE LAMIERE SONO MORTE 3 PERSONE. SUL POSTO SONO INTERVENUTI UNA VENTINA DI AMBULANZE, DELL’ ANPAS LOMBARDIA, ATTIVATE DALLA CENTRALE OPERATIVA DEL’ AREU 118, ASSIEME AGLI AGENTI DELLA POLIZIA FERROVIARIA, E DELLA POLIZIA DI STATO; DOPO LUNGHE ORE DI LAVORO LE SQUADRE DEI VIGILI DEL FUOCO HANNO LIBERATO TUTTE LE VITTIME,RIMASTE INCASTRATE TRA LE LAMIERE. PER PERMETTERE CHE LE OPERAZIONI DI SOCCORSO VADANO NEL MIGLIOR MODO POSSIBILE, RETE FERROVIARIA ITALIANA HA SOSPESO LA CIRCOLAZIONE TRA MILANO LAMBRATE E TREVIGLIO.SENTENDO LE PRIMISSIME INDAGINI DEI TECNICI DI RFI E DELLE FORZE DELL’ORDINE L’INCIDENTE SI SAREBBE VERIFICATO PER IL CROLLO DI UN TRATTO DEI BINARI , UN PEZZO DI 20 CENTIMETRI.

 

LA PROCURA DI MILANO HA APERTO UN INCHIESTA PER DISASTRO FERROVIARIO COLPOSO.L’INCIDENTE, SECONDO I TECNICI DI RFI, SAREBBE AVVENUTO PER L’UTILIZZO DI UNO SPESSORE DI LEGNO (NON PREVISTI DAL REGOLAMENTO DI RFI),QUESTO SPESSORE DI LEGNO ERA POSTO SOTTO LA ROTAIA NEL PUNTO IN CUI C’E’STATO L’INCIDENTE. SARA’COMPITO DEGLI INQUIRENTI E DEI DIRETTORI DI RFI L’INDAGINE.


 

NOTIZIE DI RFI E DERAGLIAMENTO NOTIZIE DELL’ ANPAS

A CURA DI

Lorenzo Merlini Gabriele La Face

Classe III D Enogastronomia Anno sc. 2017-18

ROSSO E’ IL MIO COLORE, RFI E’IL MIO LOGO

IL GRUPPO FERROVIE DELLO STATO ITALIANE E RETE FERROVIARIA ITALIANA(R.F.I.) NACQUERO NEL 1905 A SEGUITO DELLA STATALIZZAZIONE DI NUMEROSE FERROVIE ED ANCHE GRAZIE A UN PROCESSO MOLTO IMPORTANTE: L’UNIFICAZIONE DELL’ITALIA.

GIA’ DALL’ANNO 1945 QUESTO GRUPPO ERA SOTTO IL CONTROLLO DEL MINISTERO DEI TRASPORTI, DOPO QUALCHE ANNO CI FU UN NOTEVOLE CAMBIAMENTO; VENNE TRASFORMATO IN ENTE PUBBLICO. CON L’AVVVENTO DEL FASCISMO CI FURONO DEI CAMBIAMENTI NELLA POLITICA E NELL’AMMINISTRAZIONE GENERALE E FERROVIARIA.NEL 1922 FU SCIOLTO IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E TALE ENTE FU SOPPRESSO,NON VI ERA PIU’NESSUNO AL COMANDO DI FERROVIE .IL 1 MAGGIO DEL 1924 FU ISTITUITO UN CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE CHE COMPRENDEVA E ESERCITAVA IL CONTROLLO DI FERROVIE,POSTE E TELEGRAFI.L’8 SETTEMBRE 1943 IN ITALIA , ORMAI ESSENDO ESSA DIVISA, SI PROCEDETTE ALLA DIVISIONE FERROVIARIA E COSI’VENNERO CREATE DUE DIREZIONI:UNA VERSO SALERNO(per le zone occupate dagli alleati)E UN’ALTRA VERSO VERONA(per la repubblica sociale) . IL DOPO GUERRA FU UNO DEI PERIODI PIU’DIFFICILI PER LA STORIA DELLA FERROVIE, DOVETTERO AFFRONTARE IL PROBLEMA DELLA RICOSTRUZIONE DELLA RETE ORMAI DISTRUTTA IN QUASI TUTTO IL PAESE.

INTANTO SIINIZIARONO’A PROGETTARE ALCUNI ROTABILI PER IL TRAFFICO FERROVIARIO IN COSTANTE AUMENTO.

NEL 1953 LA BREDA(società costruttrice dei treni) CONSEGNO’I PRIMI DUE ELETTROTRENI(etr300 e ert250)ERANO DEI TRENI DI LUSSO PER LE FERROVIE APPENA RINATE. GLI INGEGNERI E I GEOMETRI INIZIARONO A PROGETTARE LA DIRETTISSIMA ROMA-FIRENZE; NEL 1977, DOPO LUNGHI LAVORI , AVEMMO LA PRIMA INAGURAZIONE,E DOPO DIVERSI ANNI, ALL’INCIRCA NEL 1992, ABBIAMO AVUTO LA APERTURA GENERALE DELLA DIRETTISSIMA.IL 1 GENNAIO DEL 1986 CON L’APPROVAZIONE DI UNA LEGGE E DOPO 80 ANNI DI VITA, CESSO’ LA VECCHIA AZIENDA AUTONOMA DELLE FS E PRESE VITA COSI’IL NUOVO ENTE PUBBLICO FERROVIE DELLO STATO.POI IL 1 LUGLIO DEL 2001 VIENE COSTITUITA E CI FU LA VERA E PROPRIA NASCITA DI RETE FERROVIARIA ITALIANA. OGGI LA SOCIETA’ E’UNA SOCIETA’PER AZIONI. AD OGGI I COMPITI DI RFI SONO TANTI:

- LA GESTIONE E IL CONTROLLO DELLA CIRCOLAZIONE FEEROVIARIA

- IL MANTENIMENTO IN PIENA EFFICIENZA DELL’INFRASTRUTTURA FERROVIARIA TRAMITE MANUTENZIONE ORDINARIA E A VOLTE STRAORDINARIA

OLTRE A CIO’RFI HA ANCHE IL COMPITO DEL TRASPORTO MARITTIMO(CON LA SICILA E’STATO CREATO UN TRENO-TRAGHETTO PER LO SPOSTAMENTO VIAGGIATORI E DELLE MERCI)

LA MIA ESPERIENZA PRESSO RFI

FIN DA PICCOLO E SPECIALMENTE IN QUESTI ULTIMI ANNI HO SVILUPPATO LA PASSIONE PER I TRENI E PER LE FERROVIE. NEL CORSO DI QUESTI ANNI I TRENI , LA FERROVIA E I MACCHINISTI (AMICI) SONO DIVENTATI PER ME UNA” SECONDA FAMIGLIA”. HO ARRICCHITO LE MIE CONOSCENZE E IL MIO BAGAGLIO CULTURALE E HO SCOPERTO GRAZIE AGLI AMICI FERROVIERI NUOVE COSE.QUESTE NUOVE SCOPERTE ED ESPERIENZE TI REGALANO SODDISFAZIONI E IO VORREI RINGRAZIARE TUTTI COLORO CHE MI HANNO APPOGGIATO E MI APPOGGERANNO IN QUESTO CAMMINO.

FERROVIE DELLO STATO ITALIANE E’MEETING

LE FERROVIE DELLO STATO ITALIANE HANNO PARTECIPATO INSIEME A RETE FERROVIARIA ITALIANA AL MEETING DI RIMINI NEL 2014. NELL’EDIZIONE DEL 2014 TRENITALIA SI E’IMPEGNATA NELTRASPORTO REGIONALE CON UNO SFORZO DA 3MILIONI DI EURO SPESI CON UN AUTOFINANZIAMENTO UTILIZZATI PER L’ACQUISTO DI CIRCA 200 TRENI E 240 NUOVI CONVOGLI.

SI CHIAMA JAZZ UNA NUOVA CREATURA DATA A TRENITALIA, USATA SU ROTAIA DI ULTIMISSIMA GENERAZIONE, DEDICATA TUTTA AI PENDOLARI E NIOVE VETTURE IAZZ ANDRANNO IN CIRCOLAZIONE TRA POCHI MESI E FARANNO COMPAGNIA A GLI ALTRI 90 TRENI VIVALTO PURE LORO DI ULTIMA GENERAZIONE E GIA’IN CIRCOLAZIONE.

 


 

A CURA DI : LORENZO MERLINI 3Deno

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